L’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati, come filtri per maschere A e AP, è essenziale per garantire la sicurezza dei lavoratori. La protezione delle vie respiratorie è cruciale in ambienti di lavoro dove i rischi legati a sostanze tossiche e contaminanti sono elevati.
In questo articolo, approfondiremo le caratteristiche dei filtri di tipo A e AP, la loro classificazione e i settori di applicazione in cui è essenziale il loro utilizzo.
Cosa sono i filtri per maschere A e AP?
I filtri per maschere A e AP sono dispositivi di protezione delle vie respiratorie (APVR) progettati per proteggere da gas e vapori organici con punto di ebollizione alto.
Vediamo in dettaglio:
- Filtri A: I filtri di tipo A, facilmente riconoscibili per il colore marrone, sono progettati per proteggere contro gas e vapori organici con un punto di ebollizione superiore a 65°C. Tra le sostanze pericolose che questi filtri possono bloccare ci sono acetati, alcol, benzene, etanolo e solventi.
- Filtri AP: I filtri AP, contraddistinti dalla combinazione di colori marrone e bianco, offrono una protezione avanzata contro sia i gas organici che le particelle solide e liquide, offrendo una doppia protezione in ambienti di lavoro con esposizione a contaminanti misti.
Entrambi i tipi di filtri sono compatibili con diverse maschere per le vie respiratorie, sia a connessione singola che doppia, per una protezione completa e sicura.
Contaminanti che richiedono l’uso dei filtri per maschere A e AP
I filtri A sono progettati per proteggere dalle seguenti sostanze tossiche:
- Acetato di amile: Esteri utilizzati come solventi e aromatizzanti; hanno un odore simile a quello delle banane.
- Acetato di butile: Estere derivato dall’acido acetico e dal n-butanolo. Infiammabile e può reagire con ossidanti forti, acidi e basi forti.
- Acrilonitrile: Composto organico utilizzato nella produzione di fibre sintetiche, plastiche e gomma sintetica; è tossico e infiammabile.
- Alcol allilico: Alcol insaturo utilizzato nella sintesi di resine, plastiche e altri composti chimici; è tossico e infiammabile.
- Alcol benzilico: Alcol aromatico utilizzato come solvente e conservante in prodotti cosmetici e farmaceutici; ha proprietà antibatteriche.
- Alcol butilico: Alcol a quattro atomi di carbonio utilizzato come solvente e intermedio chimico; esistono diversi isomeri con proprietà differenti.
- Etanolo: Alcol a due atomi di carbonio comunemente noto come alcol etilico; utilizzato in bevande alcoliche, come solvente e combustibile.
- Alcol etilico: composto chimico utilizzato principalmente come solvente, disinfettante e bevanda alcolica
- Alcol isopropilico: Alcol a tre atomi di carbonio utilizzato come solvente e disinfettante; comunemente noto come isopropanolo.
- Alcol propilico: Alcol a tre atomi di carbonio utilizzato come solvente e intermedio chimico; esistono due isomeri: n-propanolo e isopropanolo.
- Alfa-metil-stirene: Composto aromatico utilizzato nella produzione di polimeri e copolimeri; migliora la resistenza al calore e la durezza dei materiali.
- Allil glicil etere: Composto utilizzato come intermedio nella sintesi di prodotti chimici e resine; è infiammabile e può essere tossico.
- Amilaldeide: Aldeide a cinque atomi di carbonio utilizzata come intermedio nella sintesi di profumi e aromi; ha un odore pungente.
- Aminotoluene: Composto aromatico derivato dal toluene con un gruppo amminico; utilizzato nella sintesi di coloranti e prodotti chimici; esistono diversi isomeri.
- Anidride Acetica: Composto utilizzato come agente acetilante nella sintesi di esteri e ammidi; è corrosivo e reagisce violentemente con l’acqua.
- Anisolo: Etere aromatico utilizzato come solvente e intermedio nella sintesi di profumi e prodotti farmaceutici; ha un odore simile all’anice.
- Benzaldeide: Aldeide aromatica utilizzata nella sintesi di profumi, coloranti e prodotti farmaceutici; ha un odore caratteristico di mandorle amare.
- Benzene: Idrocarburo aromatico utilizzato come solvente e intermedio chimico; è cancerogeno e altamente infiammabile.
- Benzilamine: Ammine aromatiche utilizzate nella sintesi di prodotti farmaceutici e coloranti; possono essere tossiche e irritanti.
- Benzina: Miscela di idrocarburi utilizzata come combustibile per motori a combustione interna; è altamente infiammabile e può essere tossica se inalata.
- Benzilamine: sostanza organica che contiene un gruppo amminico e viene impiegata in sintesi chimica e come intermediario in vari processi industriali.
- Benzonitrile: Composto aromatico contenente un gruppo nitrile; utilizzato come solvente e intermedio nella sintesi di prodotti chimici; è tossico e infiammabile.
- Cherosene: È un combustibile liquido derivato dal petrolio, utilizzato principalmente come carburante per motori a reazione e riscaldamento.
- Cicloesano: È un idrocarburo ciclico usato principalmente come solvente industriale e come materia prima nella produzione di nylon.
- Cicloesanolo: È un alcol ciclico usato nella produzione di plastificanti, detergenti e in sintesi chimica.
- Cicloesanone: È un chetone utilizzato principalmente come solvente e come intermediario nella sintesi di composti chimici, tra cui il nylon.
- Cloroacetaldeide: È un composto organico utilizzato in sintesi chimiche, in particolare nella produzione di pesticidi e agenti farmacologici.
- Clorobenzene: È un composto aromatico clorato utilizzato come solvente e come materia prima nell’industria chimica.
- Cloropicrina: È un composto chimico utilizzato come agente fumogeno e come pesticida, noto per il suo effetto irritante sugli occhi e le vie respiratorie.
- Clorostirene: È un composto aromatico con un gruppo cloro, utilizzato in sintesi chimica e nella produzione di polimeri.
- Crinolina: È un tessuto rigido utilizzato principalmente per dare volume alle gonne, storicamente fatto con crine di cavallo o fibra sintetica.
- Decalina: È un idrocarburo ciclico utilizzato come solvente, che si trova in due isomeri: cis- e trans-decalina.
- Di Cresolo: È un composto aromatico metilato, utilizzato come disinfettante e solvente, oltre che in sintesi chimica.
- Diacetone: È un composto chimico utilizzato principalmente come solvente in prodotti come vernici e adesivi.
- Dimetilacetamide: È un solvente polare usato in applicazioni industriali, inclusa la sintesi di fibre sintetiche e farmaci.
- Dimetilformamide: È un solvente organico polare utilizzato in una varietà di applicazioni chimiche, tra cui sintesi organica e produzione di fibre.
- Dimetilsolfossido: È un solvente polare altamente versatile utilizzato in chimica e farmacologia per la sua capacità di penetrare facilmente nelle membrane biologiche.
- Diossano: È un solvente etereo ciclico usato in sintesi chimica e come reagente in laboratorio.
- Etilacrilato: È un monomero usato nella produzione di polimeri e copolimeri, impiegato nella produzione di vernici, adesivi e fibre.
- Etilamilchetone: È un composto organico usato come solvente, con un odore caratteristico che ricorda la banana.
- Etilbutil chetone: È un solvente usato in vernici, lacche e adesivi, noto per la sua capacità di dissolvere molte resine e polimeri.
- Fenolo: È un composto aromatico usato come disinfettante e in sintesi chimica per produrre plastiche, resine e medicinali.
- Formammide: È una sostanza chimica usata come solvente e in sintesi organica, ma è tossica e può danneggiare i tessuti biologici.
- Glicole etilenico: È un composto chimico utilizzato come antigelo e solvente, altamente tossico se ingerito, causando danni agli organi interni.
- Cloroformio: È un solvente volatile utilizzato in laboratorio, ma è tossico e può causare danni al fegato, ai reni e al sistema nervoso centrale.
- Etere isopropilico: È un solvente organico infiammabile che può essere tossico se inalato o ingerito, con effetti sul sistema nervoso centrale.
- Formiato di isopropile: È un composto chimico usato come solvente e in sintesi, con effetti tossici simili agli altri esteri
- Iodoformio: composto chimico, un tipo di alogenuro organico, usato come disinfettante e antisettico. Tossico e può causare danni al fegato e al sistema nervoso.
- Ligroina: È un miscuglio di idrocarburi usato come solvente, tossico e potenzialmente dannoso se inalato o ingerito.
- Metil isopropyl chetone: È un solvente utilizzato in vernici e resine, tossico per il sistema nervoso e per il fegato.
- Metilcloroformio: È un solvente chimico volatile, tossico per il sistema nervoso centrale e può causare danni a lungo termine.
- Metiletilchetone: È un solvente organico usato in vernici e adesivi, che può essere dannoso per il sistema nervoso e causare irritazione alle vie respiratorie.
- Morfolina: È un composto chimico usato in sintesi industriale e come solvente, tossico se inalato o ingerito, con effetti sul fegato e sul sistema nervoso.
- Palline antiparassitarie: Sono piccole sfere contenenti naftalina o paradiclorobenzene, sostanze tossiche per ingestione o inalazione, dannose per il sistema respiratorio e nervoso.
- Nitrotoluene: È un composto chimico usato nell’industria chimica, tossico e potenzialmente cancerogeno se inalato o ingerito
- Petrolio distillato: È un derivato del petrolio usato come combustibile e solvente, tossico se inalato o ingerito, con effetti dannosi sul sistema respiratorio.
- Pirazina: È un composto organico usato in sintesi chimica, tossico per ingestione e inalazione, con effetti dannosi su cuore e polmoni.
- Piridina: È un composto chimico con un odore pungente, utilizzato come solvente e in sintesi, tossico e irritante per occhi e vie respiratorie.
- Pirrolidina: È una sostanza chimica usata in sintesi organica, tossica e pericolosa per il sistema nervoso e le vie respiratorie.
- Stirene: È un composto aromatico usato nella produzione di polimeri, tossico per il sistema nervoso centrale e può causare effetti a lungo termine sul sistema immunitario.
- Toluene: È un solvente industriale altamente tossico che può danneggiare il sistema nervoso centrale e causare danni ai reni e al fegato.
- Trementina: È un solvente derivato dalla resina di pino, tossico per inalazione e ingestione, con effetti irritanti sulle vie respiratorie.
- Tricloroetilene: È un solvente industriale utilizzato per pulire metalli, tossico e cancerogeno, con effetti dannosi sul sistema nervoso centrale e sul fegato.
- Xilene: È un idrocarburo aromatico utilizzato come solvente, tossico per il sistema nervoso centrale e le vie respiratorie.
I filtri AP sono progettati per proteggere dalle seguenti sostanze tossiche:
- 1,1,1-2 Tetrachloroetano: È un solvente clorurato utilizzato nell’industria chimica, tossico per inalazione e ingestione, con effetti dannosi sul fegato e sul sistema nervoso.
- 1,2,3-Tricloropropano: È un composto chimico usato come solvente e fumogeno, tossico e potenzialmente cancerogeno, dannoso per il sistema nervoso.
- 1-Cloro-1-Nitropropano: È un composto chimico utilizzato in sintesi, tossico per il sistema nervoso e irritante per pelle e occhi.
- 2-Cloroacetofenone (CAF): È un composto chimico utilizzato come irritante e in sintesi chimica, con effetti tossici a basse concentrazioni, come 0,05 ppm.
- 4-Aminoaniline: Sono composti aromatici amminati usati in chimica industriale, tossici e potenzialmente cancerogeni se inalati o ingeriti.
- Acetamide: È un composto organico utilizzato come solvente e in sintesi chimica, tossico e irritante per occhi e pelle.
- Acetato di etile: È un solvente utilizzato in vernici e adesivi, che può essere tossico se inalato in alte concentrazioni, causando danni al sistema nervoso.
- Acetonitrile: È un solvente organico usato in laboratorio e in industria, tossico per il sistema nervoso e potenzialmente cancerogeno.
- Acido acrilico: È un acido organico utilizzato nella produzione di polimeri, irritante per pelle e vie respiratorie e potenzialmente dannoso per gli occhi.
- Acido cloroacetico: È un acido organico corrosivo utilizzato in sintesi chimica, tossico per pelle e vie respiratorie, irritante per gli occhi.
- Acrilamide: È una sostanza chimica utilizzata nella produzione di polimeri e gel, potenzialmente cancerogena e neurotossica.
- Adiponitrile: È un composto chimico usato nella sintesi di nylon, tossico per il sistema nervoso e può causare danni a lungo termine.
- Aldrin: È un pesticida organoclorato, altamente tossico e persistente nell’ambiente, potenzialmente cancerogeno.
- Anidride ftalica: È un composto chimico utilizzato nella produzione di plastificanti e resine, irritante per occhi, pelle e vie respiratorie.
- Anidride maleica: È un composto chimico utilizzato nella sintesi di resine e plastificanti, irritante per le vie respiratorie e per gli occhi.
- Anilina: È un composto aromatico usato nella produzione di coloranti, tossico e cancerogeno, dannoso per il sistema nervoso e per il sangue.
- Antracene: È un composto aromatico usato nell’industria dei coloranti, tossico e potenzialmente cancerogeno.
- Bifenile: È un composto aromatico usato come refrigerante e in sintesi chimica, tossico e dannoso per il fegato e il sistema nervoso.
- Bromoformio: È un composto chimico utilizzato in laboratorio, tossico per inalazione e ingestione, con effetti dannosi sul fegato e sui reni.
- Catecolo: È un composto aromatico utilizzato in chimica e in sintesi industriali, tossico per il sistema nervoso e irritante per la pelle.
- Canfora: È una sostanza organica utilizzata in medicinali e prodotti cosmetici, ma può essere tossica se ingerita o inalata in alte concentrazioni, causando effetti sul sistema nervoso centrale.
- Clordano: È un pesticida organoclorato, tossico e persistente nell’ambiente, dannoso per il sistema nervoso e potenzialmente cancerogeno.
- Clorobenzene malenonitrile: È una sostanza chimica usata in sintesi chimica, tossica per il sistema nervoso e irritante per pelle e occhi.
- Clorobifenili: Sono composti chimici organici utilizzati in vari processi industriali, tossici e potenzialmente cancerogeni, con effetti dannosi su fegato e sistema nervoso.
- Cresolo: È un composto aromatico utilizzato come disinfettante e solvente, tossico per il sistema nervoso e irritante per pelle e vie respiratorie.
- Crotolaldeide: È un composto chimico utilizzato in sintesi industriali, altamente tossico e irritante per pelle e vie respiratorie, potenzialmente cancerogeno.
- Cicloesilamine: Sono ammine cicliche utilizzate in sintesi chimica, tossiche per il sistema nervoso e il fegato, irritanti per pelle e occhi.
- Dieldrina: È un pesticida organoclorato altamente tossico, persistente nell’ambiente e dannoso per il sistema nervoso e il fegato.
- Difenile: È un composto aromatico utilizzato come solvente e in sintesi chimica, tossico per il sistema nervoso e irritante per le vie respiratorie.
- Diisobutiletone: È un solvente utilizzato in vernici e adesivi, tossico per il sistema nervoso e irritante per occhi e pelle.
- Solfato di dimetile: È un composto chimico altamente tossico, utilizzato come agente metilante, che può causare gravi danni ai tessuti biologici e al sistema nervoso.
- Epicloroidrina: È una sostanza chimica utilizzata nella produzione di resine e plastificanti, tossica e potenzialmente cancerogena, irritante per pelle e occhi.
- Esano: È un idrocarburo alifatico utilizzato come solvente, tossico per il sistema nervoso e il fegato, e può causare danni neurologici se inalato a lungo.
- Etanolammina: È una sostanza chimica utilizzata in vari processi industriali, tossica per inalazione e ingestione, con effetti dannosi sul sistema nervoso e respiratorio.
- Formiato di etile: È un estere utilizzato come solvente, tossico se inalato o ingerito, con effetti dannosi sul sistema nervoso.
- Fenilidrazina: È una sostanza chimica utilizzata in sintesi organica, tossica e cancerogena, dannosa per il sistema nervoso e il sangue.
- Furfurale: È un composto chimico utilizzato come solvente, tossico e irritante per le vie respiratorie, gli occhi e la pelle.
- Idrochinone: È un composto chimico utilizzato in cosmetici e in fotografia, tossico per il sistema nervoso e irritante per pelle e occhi.
Campi di applicazione in cui utilizzare i filtri di tipo A e AP
L’uso di filtri per maschere A e AP è essenziale in vari settori lavorativi, in cui l’esposizione a gas organici, vapori e particelle pericolose è un rischio costante.
Ecco alcuni esempi di applicazione in cui questi filtri sono indispensabili:
- Industria Farmaceutica: I lavoratori coinvolti nella produzione, manipolazione e confezionamento di prodotti chimici e farmaceutici possono essere esposti a vapori organici nocivi. L’uso di filtri di tipo A è cruciale per garantire la loro sicurezza.
- Verniciatura: Le attività di verniciatura, sia a spruzzo che a immersione, e il trattamento delle superfici con solventi organici richiedono l’uso di filtri di tipo A per proteggere dalle esalazioni tossiche.
- Industria Petrolchimica e Raffinerie: In questi ambienti, i lavoratori possono essere esposti a una varietà di vapori organici durante la lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. L’adozione di filtri di tipo A è essenziale per la protezione respiratoria.
- Industria Chimica: La produzione e l’utilizzo di adesivi e resine rientrano nel settore chimico, con applicazioni in vari ambiti industriali. La manipolazione di questi materiali può liberare vapori pericolosi, rendendo indispensabile l’uso di filtri protettivi di tipo A per prevenire l’inalazione di tali sostanze.
- Settore Agricolo: Nell’agricoltura, l’uso di pesticidi e fitofarmaci può esporre gli operatori a vapori organici nocivi. L’adozione di filtri di tipo A contribuisce a garantire la sicurezza durante queste operazioni.
- Laboratori di Ricerca e Analisi: Personale che lavora con solventi organici e altre sostanze chimiche volatili in laboratori deve utilizzare filtri di tipo A per proteggersi da possibili esposizioni.
È fondamentale che i datori di lavoro facciano un’attenta valutazione dei rischi presenti nei luoghi di lavoro e forniscano maschere per le vie respiratorie e filtri adeguati per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a vapori organici pericolosi.
Certificazioni e conformità normativa
Normativa EN 14387:2004+A1:2008
Questa è la principale norma europea che definisce i requisiti per i filtri respiratori (inclusi i filtri per maschere A e AP) utilizzati contro gas e vapori. Essa stabilisce i criteri per la progettazione, la produzione e la performance dei filtri.
Certificazione CE
I filtri A e AP devono essere marcati con il simbolo CE per garantire la conformità alle direttive europee sui dispositivi di protezione individuale (DPI), in particolare la Direttiva 89/686/CEE (poi sostituita dal Regolamento (UE) 2016/425).
Questo marchio indica che il prodotto soddisfa gli standard di sicurezza europei ed è stato testato per la sua efficacia nel proteggere contro i pericoli specifici.
Inoltre, è fondamentale che vengano sottoposti a test periodici di efficacia e che vengano sostituiti regolarmente in base alle condizioni operative.
Conclusioni
Garantire una protezione adeguata delle vie respiratorie è essenziale per la sicurezza sul lavoro, soprattutto in ambienti industriali dove i rischi di esposizione a contaminanti tossici sono elevati.
L’uso di DPI come le maschere per le vie respiratorie con filtri A e AP è una misura preventiva fondamentale. Proteggere i lavoratori da sostanze nocive contribuisce a ridurre l’incidenza di malattie professionali e migliora la salute generale degli operatori.
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